Ancora un cantautore, si potrebbe dire ora basta, ma non è proprio così; per fortuna c’è ancora invece chi, attraverso la music,a riesce a comunicare calde sensazioni oggi troppo spesso disperse. Cresciuto a Pittsburg Pennsylvania, questo è il suo terzo album ufficiale, dopo l’esordio con “Until we are ghost” del 2005 e “Goodnight” del 2006, da alcuni considerato il primo vero album in studio, mentre nei precedenti si malcelava una autoproduzione spinta, tipo home made music, che ne faceva contemporaneamente intuire le immense potenzialità. Con “The Sparrow and the Crow” sembra d’incanto arrivato ad una splendida maturazione. Dodici tracce, dodici frammenti pieni di spirito poetico. Nato da genitori ciechi ma amanti della musica, dimensione che la natura non aveva potuto loro togliere, sembra abbiano trasmesso nei geni del figlio una del tutto naturale voglia di esprimersi con uno dei mezzi che poteva garantirgli un efficace interscambio; e se prima questo poteva essere limitato alla sfera familiare ora è riuscito ad espandersi a tal punto da riuscire a raggiungere parti del mondo anche lontanissime. Che bello potere condividere con altri il piacere dell’ascolto di questo semplice ed imperdibile album, sempre misurato ma non studiato, immediato e spontaneo come suonare con gli amici accanto ad un fuoco le cui scintille ti accendono piano piano trasmettendoti una piacevole sensazione di tepore .Volendo a tutti i costi stabilire un parallelo ideale non si può fare a meno di avere dei rimandi che spaziano da Sufjan Stevens a Maximilian Hecker passando, e non distrattamente, da Elliott Smith; oh che bei punti di forza, non poteva certo sbagliare considerando gli autori citati fra le più belle figure della musica. In questo album alla sua voce si aggiunge saltuariamente quella femminile di Caitlin Crosby, accordi quasi scarni ed essenziali ma che vanno decisi nella giusta direzione, e potremmo considerarli una sorta di musicoterapia, visto l’interesse non nascosto per la cura dei disagi mentali mostrata da questo barbuto introverso ed impareggiabile autore. Accordi lievi di piano, arpeggi delicati di chitarra quasi sfiorata ed un lieve sottofondo di percussioni accompagnano l’autore nel suo percorso di musica intimale; dalla prima traccia l’incantevole “after afterall”, a seguire la commovente “i dont feel it anymore (song of the sparrow) alla quale fa da contraltare il brano”please forgive me” (song of the crow) che scivola nell’arpeggio di “further from you”; “even now” è fatta di solo piano e voce, ed il walzerino di “find me to forgive” scivola infine nella quasi allegra ma sempre delicata “Goodmorning” che chiude l’album .Quindi ritornando alla citazione iniziale bisognerebbe modificarla in: “Per fortuna ci sono ancora i cantautori”, e quando somigliano a William Fitzsimmons è veramente una fortuna.
novembre 2010
Ugo Sottile
track list
1. After Afterall ( http://www.youtube.com/watch?v=YbQ7g18IGZs )
2. I Don’t Feel It Anymore (Song Of The Sparrow)
3. We Feel Alone
4. If You Would Come Back Home (http://www.youtube.com/watch?v=Rbr80q4Rq1o )
5. Please Forgive Me (Song Of The Crow)
6. Further From You
7. Just Not Each Other
8. Even Now
9. You Still Hurt Me
10. They’ll Never Take The Good Years
11. Find Me To Forgive
12. Goodmorning
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18/12/2010
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Le Infezioni in Medicina, Supplemento 2/2009