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“Anime Strane”

  Titolo: “Anime Strane” Autore: di Marco Ercolani e Lucetta Frisa Anno/Editore: 2006 Rizzoli Editore Pagine: 153 Genere: Il Medico che Scrive ISBN: 88-7890-412-X Allegato: Scarica Allegato

I brevi testi qui raccolti sono cronache reali di «matti» che ho curato in prima persona o conosciuto indirettamente da documentazioni cliniche, fra il 1982 e il 2005, durante il mio lavoro psichiatrico nella struttura pubblica di una zona periferica di Genova. Lucetta Frisa ha lavorato alla stesura e revisione generale dei testi e aggiunto altre storie reali da lei osservate personalmente. Se questi racconti appariranno al lettore come «narrazioni fantastiche», sarà vero ciò che penso da sempre: che il «fantastico» scaturisce da una realtà così inafferrabile e complessa da sfuggire a qualsiasi regola voglia definirla. Anime strane espone vite di individui che non avrebbero mai narrato da soli la loro storia. E, come scrive Oliver Sacks: «una vita umana non è una vita fino a quando non è esaminata; fino a quando non è veramente ricordata e assimilata; e questo ricordo non è qualcosa di passivo ma la costruzione attiva e creativa della vita di un individuo, la scoperta e la narrazione della vera vita di un individuo». Il mio pudore nel rendere pubbliche storie eccentriche e inclassificabili che ho raccontato talvolta solo a me stesso, è stato superato dal timore che, in assenza di un narratore, sarebbero sprofondate nell’oltraggio del silenzio. Questo libro è l’illusione che quel silenzio sia meno definitivo.

 

 

Intervista di Alessia Mocci a Marco Ercolani

 

da http://cultura.mondoraro.org

 

 

A.M.:  “Anime strane” è una silloge di racconti a due mani. Com’è stato lavorare con Lucetta Frisa? 

 

Marco Ercolani: Lavorare con Lucetta Frisa è stato determinante per la realizzazione di questo libro. I testi di Anime strane sono cronache reali di “matti” che ho curato in prima persona o conosciuto indirettamente da documentazioni cliniche, fra il 1982 e il 2005, durante il mio lavoro psichiatrico in un ambulatorio di salute mentale della periferia di Genova. Lucetta, da poeta ed attrice, ha lavorato alla stesura e revisione generale dei testi ed aggiunto altre storie reali da lei osservate personalmente. La “regia a due” è la stesura finale del libro. Lavorare insieme è una nostra preziosa e felice abitudine, fin da quando scrivevamo L’atelier e altri racconti, nel lontano 1987, ispirandoci con i nostri racconti a quadri celebri, e nel 2000 quando pubblicammo Nodi del cuore, un epistolario immaginario tra coppie di artisti celebri. 

 

A.M.: Qual è stata la genesi di questa collaborazione?

 

Marco Ercolani: Ha origine nel mio personale pudore a rendere pubbliche storie eccentriche ed inclassificabili come quelle dei “matti”, storie che per anni ho conservato nella memoria. Ho vinto questo pudore pensando che, in assenza di un narratore, queste storie stravaganti e spesso geniali potessero sprofondare in un silenzio oltraggioso, determinato dalle repressioni istituzionali ancora presenti nella psichiatria, al di là della legge Basaglia. Lucetta, “scrivendo” il libro con me, mi ha permesso di “vivere” i protagonisti di queste storie non solo come pazienti reali ma come personaggi di racconti.

 

A.M.: La percentuale di realtà presente nella pubblicazione è molto alta. Ci racconti qualcosa in merito? 

Marco Ercolani: Si tratta, effettivamente, di storie del tutto reali (come accadrà ancora più radicalmente nel sequel di questo libro, Sento le voci, pubblicato dalle Edizioni La Vita Felice nel 2009, sempre scritto a quattro mani con la stessa Frisa). Ogni parola di Anime strane è una parola realmente pronunciata da un “matto reale”. La nostra funzione di “autori” è stata di curare un buon lavoro di montaggio e di “organizzare” frasi sparse o disperse in racconti leggibili. Con l’effetto di spiazzare il lettore che, alla prima impressione, vive queste storie come fantastiche, quasi impossibili. Ma l’esperienza ci ha insegnato quanto la realtà superi, per potenza ed originalità, la stessa immaginazione umana.

 

A.M.: Qual è la cronaca che ritieni maggiormente curata a livello stilistico semantico? 

 

Marco Ercolani: Non ci sono cronache “scritte” meglio a livello stilistico. Non abbiamo mai imposto un nostro “stile”. Seguendo le “voci” dei matti ci siamo imbattuti in persone che raccontavano il loro disagio con maggiore proprietà ed adeguatezza. Da qui, forse, la sensazione che alcune storie siano scritte meglio di altre.

 

A.M.: Qual è il target di lettori che potrebbero leggere ed apprezzare “Anime strane”?

 

Marco Ercolani: Credo che i lettori di questo libro non siano esclusivamente gli addetti ai lavori (psichiatri, psicologi, operatori sociali, etc., anche se molti di loro lo hanno apprezzato) quanto le persone che partecipano al dolore umano, qualunque esso sia, sono insofferenti ai canoni comuni, e provano interesse e pietas per i folli ai margini del mondo, per i “senza voce”. Anime strane, mi piace ripeterlo, espone vite di individui che da soli non avrebbero mai narrato le loro terribili storie. E, come ricorda Oliver Sacks, “una vita umana non è una vita fino a quando non è esaminata; fino a quando non è veramente ricordata ed assimilata”.

 

A.M.: È stato complesso trovare una casa editrice disposta a pubblicarti? 

 

Marco Ercolani: Sorprendentemente no. La casa editrice Greco & Greco di Milano, che già aveva pubblicato nel 2000 il nostro già citato Nodi del cuore, si è subito mostrata favorevole all’operazione. 

 

A.M.: Hai già presentato ufficialmente “Anime strane”?

 

Marco Ercolani: Il libro è stato presentato a Genova, S. Margherita, Torino, Pisa, ed alcune sue parti sono state lette a Certaldo in occasione del Festival del Teatro di Strada del 2009, accompagnate dalla musica di Fausto Ferraiuolo, allievo di Enrico Pierannunzi e di John Taylor, uno dei più apprezzati talenti del jazz italiano contemporaneo.

 

 

Questa non è pubblicità commerciale, ma una segnalazione ai nostri lettori nel rispetto del progetto editoriale Timeoutintensiva.it

  

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Aggiornato al 12 Ottobre 2011

 

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In Racconti a Margine:

a Francesco Zuccaro per 

averci segnalato il racconto 

Oggi per Domani

di Folfox4, ed a quest’ultimo 

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In Out of Border:

A Emilia Maggiordomo e 

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Al dr. Corrente, Psicoanalista, 

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Ai nostri infaticabili: Ugo Sottile 

per la Musica, Andrea Cracchiolo 

e Daniela Palma per Student Corner 

ed a tutti i Nurse Educator

dell’ Ismett di Palermo per la rubrica

Nurse Science, che curano

 

Infine un grazie a tutto il corpo 

Redazionale della Rivista 

Timeoutintensiva i.Change

Openproject

 


Fonti Numero 18, Ottobre 2011:

 

Si ringraziano altresì:

 

nottidiguardia.it

 

ospedaleaperto.com

 

SIAARTI

Commissione Bioetica

Coordinatore Dr. G.R. Gristina

http://www.siaarti.it/

 

Minerva Anestesiologica

 

Intensive care 

Edizione Italiana

 

Rivista Italo Europeo

www.italoeuropeo.com

 

Biomed Central Open Acces

http://www.biomedcentral.com/

 

Neuroethics

http://www.springerlink.com/

 

PLoS Medicine 

www.plosmedicine.org

 

Le Infezioni in Medicina

http://www.infezmed.it/

MenuIniziale.aspx

 

the Atlantic Magazine

http://www.theatlantic.com/

 

La Rivista “Internazionale” in .pdf

www.internazionale.it 

 

Am. J. Respir. Crit. Care Med. 2011, 

http://ajrccm.atsjournals.org/ 

 

Reuters Health Information 

 

 

Aggiornato al: 12 Ottobre 2011




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