Vai in archivio al
 

Racconti a margine

Limiti

03/04/2011  
racconto
di
S. Vasta

Era dieci anni fa. Ricordo che il telefono suonò un’unico lungo squillo, durato sino a che non risposi; potrebbe essere stato ieri; “Forse dovresti prendere il primo aereo, lo hanno ricoverato in Neurologia... dicono che è in coma... ma vigile... siamo molto confusi... qui sai, non sono molto loquaci... ti aspettiamo per capirci qualcosa.”. Arrivai a Verona a pranzo, ma lo vidi solo qualche ora dopo. Era irriconoscibile, gridava frasi sconnesse e poi d’improvviso cadeva in un sonno risvegliabile, non muoveva tutta la parte sinistra del corpo e anche la faccia a destra era come crollata, come se quella mezza faccia stesse franando, scivolando giù, portandosi dietro l’occhio che era più basso ed obliquo. Respirava male, come un mantice, ma non desaturava, l’ossigenazione era tutto sommato accettabile, e insieme al medico di guardia ed al consulente anestesista, decidemmo di aspettare per la terapia intensiva. A 45 anni aveva fatto un ictus, un grumo di sangue gli aveva occluso un vaso del cervello e la parte cerebrale interessata, per la mancanza di flusso sanguigno, era andata incontro ad un’ improvviso impoverimento di ossigeno e nutrienti e stava morendo. Il mio migliore amico, quello con cui a due anni “Giocavate con i piedini a fare la bicicletta” come ricorda mia madre, ad un’età che non ti aspetti, quella di uno “splendido quarantenne”, aveva fatto un “infarto” cerebrale da uomo apparentemente sano.

 

Ne è “uscito” 1 anno dopo con la riabilitazione, la parola non più stentata ma parlata come avesse una patata in bocca, il braccio sinistro rigido, la gamba sinistra pure, la faccia solo un pò asimmetrica. Dopo un anno ha ricominciato a vivere come poteva. Una mente pensante, - l’ideazione e la memoria, e le altre complesse funzioni cerebrali che ci permettono di ragionare erano per fortuna integre -, in un corpo fruibile a metà.

Ha dovuto cambiare macchina prendendone una costruita ad hoc; sua figlia di 6 anni un’anno dopo era come invecchiata di altri sei; e tutta la famiglia gli s’è stretta attorno vivendo con lo scopo di facilitargli l’esistenza. Hanno cambiato casa, e con il fratello hanno comprato una villetta dove vivono sopra e sotto, per i bisogni necessari alle sue difficoltà. Non gli hanno dato il 100% di invalidità perchè bisogna “razionalizzare la spesa”, quindi ha continuato ad insegnare, dormendo poi di pomeriggio, stremato dalle lezioni di filosofia che teneva al mattino a scuola. Ha attraversato per anni un disturbo depressivo post traumatico per il quale si è fatto aiutare più con la parola che con i farmaci. Dieci anni dopo cammina con il bastone, vive una vita limitata, i suoi gli sono sempre accanto e non potrebbe vivere senza, ma ha ripreso l’umore allegro ed ironico che aveva abbandonato. Un inciampo della vita, guardando ai suoi dieci anni passati, ha stravolto la sua e l’ esistenza di tutti coloro (11 persone più i suoi alunni) che gli stanno accanto, e oggi la loro vita è completamente diversa da quella che avrebbe potuto essere. Anche la mia.

 

Gli ho chiesto, solo di recente, cosa ci facesse quel giorno, il giorno dell’inciampo, alle sette del mattino, a tentare una salita impossibile con la bici, in quel giardino chiuso al pubblico, a meno 4 gradi, e in mezzo alla neve. Se non fosse stato per quei due fidanzatini, che per fare più in fretta avevano attraversato il giardino saltando le transenne, nessuno ti avrebbe trovato, in coma com’eri... morivi là, in mezzo alla neve...  altro che piedini a bicicletta... 

“L’ultima salita”, mi ha risposto dopo un poco, “L’Ultima... sì... l’ultimo tentativo di risalita, angosciato com’ero”, ha sussurrato poi, fermandosi. Dopo un pò si è girato, per vedere se avessi capito; e guardandomi con quei suoi occhi sornioni... se vuoi ora la possiamo fare insieme la salita, ma a piedi col bastone ed a braccetto... dai, è proprio qui dietro. Così, fermi davanti al cancello, socchiuso al giardino da una catena rotta e annodata come fosse una corda, siamo rimasti a inseguire con gli occhi quella stradina maledetta, che, stretta alle sue curve, saliva su come una fuga, arrampicandosi alta in quel verde un pò incolto... la seguimmo sino alla fine, messì lì, vicini... in silenzio, a guardare il ricordo, tra strette di braccia e di mani... forse una lacrima o due... ma guardarci, non ci guardammo mai, e non salimmo neanche su. 

Di fronte a noi un vecchio cartello appeso al cancello, sbiadito e sbilenco, per metà cancellato dal tempo, diceva: “ Oltrepassare il confine, è limite alla...”. Non si leggeva altro.

Cominciò a cercare per terra col bastone e mi indicò una pietra che gli passai. E come quei ragazzini che scrivono sui muri o sui cartelli col filo delle pietre, finì la frase e ci scrisse “vita”. Sì, ripetè fra se rileggendo a bassa voce, è limite alla vita. Buttò la pietra oltre il cartello. Ce lo lasciammo alle spalle continuando a passeggiare.

 

Salvatore Vasta

 

N.d.A: Oggi, In italia, 660 pazienti, ogni giorno soffrono di questa malattia anche per la scarsa prevenzione che la causa, prevenzione che non facciamo e che ci salverebbe... dentro i confini della nostra vita. Le nuove terapie come la Trombolisi, le Terapie Intensive e le Stroke Unit, le Neurologie e le Neurochirurgie del nostro paese, cercano di tirarne fuori quanti più possibile.

 

email di contatto: segnalazioni@timeoutintensiva.it

 

 

Aggiornato al: 11 Aprile 2011

Allegato: Scarica Allegato
Leggi anche :
 



Sezioni


Newsletter

  • Nome
  • Cognome
  • Email
  • Autorizzo il trattamento dei miei dati secondo D. lgs. 196/03
Noi aderiamo ai principi HONcode.verify here.
FOTO E MESSAGGI
inviati dai nostri lettori
manda una cartolina a un amico
con i quadri di "Daro" Diana
Fonti & Ringraziamenti

Un Nostro Grazie a Lucia Fontanella

per lo splendido libro che ha scritto

"La Comunicazione Diseguale"

 

SST

Servizio Sanitario della Toscana

www.snlg-iss.it

www.regione.toscana.it/sst

 

Giornale Italiano di Medicina 

del Lavoro ed Ergonomia 

PI-ME, Pavia ISSN 1592-7830

http://gimle.fsm.it

 

Le Infezioni in Medicina

http://www.infezmed.it/

MenuIniziale.aspx

 

Ministero della Salute

http://www.salute.gov.it/

 

Assessorato  Salute Sicilia

http://www.regione.sicilia.it/

sanita/

 

SIAARTI

Commissione Bioetica

Coordinatore Dr. G.R. Gristina

http://www.siaarti.it/

 

Minerva Anestesiologica

 

Siared

http://www.siared.it/

 

Intensive care 

Edizione Italiana

 

Redazione Zadig, Milano

http://www.zadig.it/

 

Simpe

http://www.sinpe.it/

 

Age.na.s

http://www.agenas.it/

 

Janus

http://www.istitutogiano.it/

 

Biomed Central Open Acces

http://www.biomedcentral.com/

 

MEDICC Review Open Access

http://www.medicc.org/

mediccreview/

 

 

Aggiornato al: 11 Aprile 2011



Link Consigliati