In Ricominciare a vivere otto fotografi della Magnum hanno ritratto persone in nove paesi in tutto il mondo, prima di iniziare la terapia antiretrovirale contro l’AIDS e poi quattro mesi dopo. Ecco i volti, le voci e le storie che rappresentano questi milioni di persone che sarebbero ormai morte se non fosse stato per la disponibilità gratuita dei farmaci antiretrovirali. Persone che convivono con l’HIV, che lavorano, si occupano dei figli e provano le gioie e i dolori della vita. Ma ci sono anche le storie di coloro per i quali la terapia è giunta troppo tardi o per i quali la tubercolosi o altre malattie sono state responsabili della loro fine – a dimostrazione del fatto che la lotta per rendere accessibili le terapie contro l’AIDS è molto difficile e spesso disseminata tanto di successi, quanto di fallimenti. Per 25 anni l’AIDS ha devastato le vite ed i mezzi di sussistenza di milioni di persone. Dai primi anni ’80 sono morte quasi 30 milioni di persone a causa dell’AIDS, ma negli ultimi anni una rivoluzione silenziosa ha permesso a milioni di sieropositivi di vivere in buone condizioni di salute.
La mostra Ricominciare a vivere, a cura di Bill Horrigan Art Director dell’Ohio State University Wexner Center for the Arts e di Yolanda Cuomo, art director, designer ed educatrice, mostrerà il lavoro svolto dalla squadra di fotografi Magnum Photos coinvolti nel progetto: assieme agli italiani Alex Majoli e Paolo Pellegrin, Jim Goldberg, Eli Reed, Steve McCurry, Larry Towell, Jonas Bendiksen e Gilles Peress. Attraverso il loro obiettivo, Ricominciare a vivere diventa la storia di Marie Sonie ad Haiti, di Oskana a San Pietroburgo, di Thoba in Mali, di Duong in Vietnam, di Juan Carlos in Perù, di Satyaveni in India e di tante altre persone che, attraverso l’utilizzo dei retrovirali, sono simboli di una rivoluzione silenziosa contro l’HIV che, grazie a Global Fund, attraversa i 5 continenti, disegnando un mosaico di speranza e rinascita. La pandemia dell’AIDS è una delle più grandi emergenze sanitarie che il mondo abbia mai fronteggiato, con un impatto devastante soprattutto nelle zone del pianeta in cui i livelli igienico-sanitari standard sono limitati. Negli anni, il Global Fund è riuscito a costruire e coordinare un’imponente rete di aiuti in grado di offrire supporto a milioni di persone che convivono con L’AIDS, la maggior parte dei quali sarebbe certamente morta se non si fosse riusciti a garantire la somministrazione gratuita di farmaci retrovirali. Più in particolare, oltre 3,5 milioni di persone in 140 Paesi del mondo sono oggi vive grazie al contributo del Global Fund: più di 2,3 milioni di pazienti stanno utilizzando gratuitamente i farmaci retrovirali per il trattamento dell’HIV; inoltre Global Fund ha offerto il proprio supporto per consulenza e diagnosi della malattia a 62 milioni di persone, tra cui 445.000 donne incinte sieropositive, curate per la profilassi finalizzata a evitare la trasmissione del virus da madre a figlio. Se la sconfitta del virus dell’HIV è ancora un obiettivo non raggiunto il progetto Ricominciare a vivere testimonia come offrire alle persone affette da HIV la speranza del recupero di buone condizioni di vita sia invece un risultato possibile: il ricavato della mostra e i proventi del libro Ricominciare a vivere, pubblicato da Contrasto, saranno devoluti al Global Fund, per proseguire nella somministrazione di cure gratuite contro l’AIDS e lavorare per la diffusione di una maggiore consapevolezza e sensibilità sui mille volti di questa malattia. La mostra in italia si è svolta nel settembre e ottobre 2009 al Museo dell’Ara Pacis di Roma con il Patrocinio del Ministero degli Esteri e il contributo del Comune di Roma Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione - Sovraintendenza ai Beni Culturali, in collaborazione con Contrasto econ il supporto per i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
Approfondimenti: http://www.theglobalfund.org/html/accesstolife/it/ http://www.contrasto.it/
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