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La Memoteca

  Titolo: La Memoteca Autore: Marco Pomar Anno/Editore: 2012 Edizioni Novantacento Pagine: 158 Genere: Racconti Video: Guarda il video Allegato: Scarica Allegato

"Salve. Mi chiamo Davide, mi hanno parlato del vostro servizio e vorrei saperne di più". "Certo, Davide. Io mi chiamo Monica e sono l' addetta alla visualizzazione e verifica delle esigenze dell'utenza. La mia collega si occupa di registrazione dati e archiviazione". "Sì, certo, grazie. Solo che io non ho ben capito il vostro servizio. Mio cugino Massimo mi parla di ricerca dati...". "Noi siamo una memoteca, signor Davide. La prima della regione e anche la più grande. Sa di cosa si tratta?" "Beh, ad essere sinceri, no". "Possediamo un archivio con un numero non riferibile in natura di ricordi. Abbiamo pressoché tutti i ricordi della regione da qui a cento, centocinquanta anni addietro, ovviamente non tutti in buono stato". "Ricordi? Che ricordi?"... (Da questo) Incipit de La Memoteca di Marco Pomar, ventotto racconti brevi, che compongono questa sorta di antologia, si evince che il non senso in cui siamo immersi sembra essere superabile solo servendosi di altro non senso. «La Memoteca è un' idea al contempo meravigliosa e terribile - sostiene infatti Pomar- Ma è anche un archivio ideale, con storie, ricordi e paradossi catalogati in modo apparentemente disordinato». Ogni racconto che compone l' immaginifico universo del libro è da considerare quasi come una password, un codice, che potrebbe farci riaccedere nella realtà, nel tentativo di recuperare quei file che magari ci restituiscano il senso perduto e ci conducano alle ragioni di esso stesso. Oppure potremmo invece guardare alle storie di Pomar come a un esperimento ludico nato in un laboratorio di uno scienziato al limite della follia. Ciascun elemento contenuto ed evocato nelle sue narrazioni, che siano luoghi, pensieri, folletti, badanti, ecclesiastici, uomini comuni, sono solo dei giochi inventati in modo da incastrarsi l' uno con l' altro come le illusioni ottiche dell' artista olandese Escher, in cui ogni cosa si confonde moltiplicandosi in doppi, o in figure che ne generano sempre di nuove in un infinito ordinato caos di forme. Tali sembrano infatti i monologhi dei due protagonisti del racconto che si intitolala L' avvocato, essi infatti si innescano e si legano sul filo di un equivoco, generando reazioni e azioni, in un Tetris di rimandi e di fraintendimenti che finisce per coinvolgere altre persone, e poi ancora i media, e poi ancora i componenti di un clan mafioso e via di seguito in un susseguirsi di malintesi che potrebbero non finire mai. «Dietro la leggerezza (...) si celano delle sorprese che possono spiazzare. Ma non è questa la funzione della sorpresa? Surprehendere, "cogliere all'improvviso" (...)», scrive Giacomo Cacciatore nella prefazione al libro, e Marco Pomar, oltre che sorprendere, diverte. Uomini e donne sono i protagonisti di alcuni di questi racconti che potrebbero per certi versi richiamare quei tanti omini dipinti dal surrealista René Magritte, quell'umanità compatta, informe, che rappresenta tutti e nessuno allo stesso tempo, che soffre di una spersonalizzazione cronica del proprio essere, e che nonostante provi a ritrovare la propria autenticità magari dimenticata in un ricordo, ecco che il suo raggiungimento viene frustrato dall'inconscio che ne blocca il passaggio. «"Cosa, signora Mara? Mi dica". "C' è un falso ricordo, ne sono quasi certa". "Cos' è un falso ricordo?". "Si tratta di un espediente della nostra mente, messo in atto quando i ricordi sono troppo forti, intollerabili o non sostenibili dall' inconscio. In questo caso vengono archiviati ricordi finti, con sovrapposizioni facilmente riconoscibili da mano esperta. E io modestamente, sono la migliore a scoprire falsi ricordi" (...) "Se la sente di cercare meglio, Davide? O vuole tornare un' altra volta? Intanto si segga qui". "Sì, grazie. Non è niente. Andiamo pure avanti. Sa, sono anni che provo a ritrovare questo ricordo. Non so perché, ma mi sembra che abbia una certa importanza per la mia vita"». Altri personaggi sembrano invece richiamare le figure del pittore Edward Hopper, intrappolati come sono in una quotidianità senza scampo, in cerca di rivincite da serie B, solo per il gusto di dimostrare che anche nella mediocrità può esserci una rivalsa. Ma ad emergere sono anche le difficoltà di comunicazione tra i sessi, impegnati questi in una lotta greco romana in cui l' uno tenta di sopraffare l' altro in nome della superiorità, l' uomo in quanto uomo, la donna in quanto bisognosa di affermare quella parità ottenuta di recente e spesso limitata."**

**Tratto dalla Recensione (solo un suo segmento n.d.r.) al libro, scritta da Valeria Ferrante su Repubblica-Palermo dal titolo: "I Racconti della crisi. La Memoria Come Specchio Dei Paradossi Della Vita."

Repubblica-Palermo 17/06/2012 — pagina 12, Rintracciabile al link:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/06/17/racconti-della-crisi-la-memoria-come.html

 

“Una raccolta di racconti sorprendenti, spesso surreali, che vi accompagneranno in quest’estate torrida e vi faranno sorridere, a volte anche amaramente, per il loro narrare la realtà con uno sguardo insolito ed obliquo. Un libro invitante ed imperdibile.”
S. Vasta


Lo Scrittore

Marco Pomar è nato a Palermo una quarantina d’anni fa, mal contati. Amante della scrittura, non sempre ricambiato, gestisce un blog di racconti, una squadra di nuoto, una di pallanuoto, non sempre in quest’ordine. Teorico della superiorità del racconto sul romanzo, almeno fino a quando non ne scriverà uno, ha pubblicato, insieme ad altri sette scriventi, il libro corale Un’estate a Palermo, edito da Ernesto Di Lorenzo. Ha vinto anche qualche concorso letterario, ma è troppo riservato per ammetterlo. Dopo avere sperimentato quasi tutti i lavori, escluso il posteggiatore abusivo e il comandante di navi, adesso collabora con la cooperativa antiracket Solidaria e con la sua polisportiva, la Waterpolo Palermo. Ma cosa faccia davvero di lavoro non si è mai capito. Questo è il suo primo libro, e l’autore minaccia che non sia l’ultimo.


Accompagna la Recensione Un Video con L’autore, ad una presentazione del Libro.



 

 

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Fonti Numero 21, 19 Luglio 2012:

Si ringraziano altresì:

Il Ministero della Salute
 e
L’ISS

Il Consiglio Sanitario Toscano
per le SNLG

IL Giornale Italiano di Medicina
del Lavoro ed Ergonomia 
PI-ME,
Pavia ISSN 1592-7830
http://gimle.fsm.it

Le Infezioni in Medicina
www.infezmed.it/
MenuIniziale.aspx

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Edizione Italiana

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e Indagini di Laboratorio
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Biomed Central Open Acces
http://www.biomedcentral.com/

 

 

 

Aggiornato al: 19 Luglio 2012



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