numero 14
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26 luglio 2010
Elbow
The seldom seen kid
 
2008 POLYDOR

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Dopo tre deliziosi albume e svariati mini CD con numerosi singles inediti su CD ufficiali, che coprono un' arco di tempo dal 1998 ad oggi, finalmente giunge un riconoscimento ufficiale. Non credo comunque che il "Mercury Prize" li sposti molto o cambi la loro vita; sono stati sempre più apprezzati dalla critica che dal pubblico, anche se hanno una nutrita schiera di sostenitori. La presenza costante di stile ed eleganza stanno a significare che hanno ancora un futuro da esplorare.

Gli Elbow, inglesi di Manchester, sono diventati una cult band di riferimento, sempre magicamente ispirati e stimati da colleghi più illustri, leggi Blur e U2. La bellissima voce di Guy Garvey, che ricorda atmosfere Genesis prima maniera ma con un Petere Gabriel già maturo, si inerpica sulle scale musicali tracciando splendide melodie. E' un grande gruppo; riescono a creare dei piccoli gioielli, senza ricorrere a chissà quali "effetti speciali". Fanno apparire tutto molto semplice, ma si riesce a cogliere la complessità tra le note. Ti sorprendono continuamente con soluzioni sonore, che non ti sembrano possibili sino a quando non le ascolti, sempre fascinosi e con un registro creativo incredibile. Ed è questo che spiega il loro successo; la musica ti penetra sotto la pelle ad ogni ascolto successivo e ti invade piacevolmente; essenziale è la semplicità.

Mai pretenziosi, con un carisma unico utilizzano melodie piene di poesia, sia conpositiva che interpretativa, che rimangono come impigliate nella rete dei tuoi circuiti cerebrali.  Senza rendertene conto te le ritrovi dentro come buttate lì per caso. Da "Asleep in the back" nel 2001, attraverso "Cast of thousand" del 2003 e "Leader of free world" nel 2005, all'odierno "The seldom seen kid" del 2008, non perdono un colpo, anzi sembrano acquisire una consapevolezza sempre maggiore dei loro mezzi. Sono sempre gli stessi, ma sempre diversi. Riescono con facilità a cambiare pelle, ma la dimensione del loro sound li rende riconoscibili; non hanno paura di cambiare, ed è bello pensare che questa sia una loro naturale necessità. Finché questo avverrà significa che avranno ancora qualcosa da dire.

L'album si apre con "Starlings" una introduzione delicata con un suono di tastiere usate come un organo a canne, che irrompe senza preavviso nel cantato. Segue "The bones of you", melodia complicata priva di veri e propri ritornelli, ma sempre incisiva. Quindi arriva la splendida "Mirror ball".

"Ground for divorce" grintosa e rock, sempre gradevole, cede il passo a "An audience with the Pope", con un'introduzione che sembra provenire dalla colonna sonora di serials televisivi degli anni settanta. "Wheather to fly" piccolo struggente intermezzo scivola in "The loneliness of a tower crane driver" quasi una sinfonia. "The fix" sembra una rappresentazione teatrale  con un organo in sottofondo usato a mò di fisarmonica che guida l'intero brano. "Some riot" piano e voce pieno di lirismo.

"One way like this", infine, prelude alla chiusura con "Friend of ours", quasi un sipario che cala su uno spettacolo appena terminato, che ti ha lasciato una sensazione di pienezza tipica del gradimento di una performance, in questo caso questo ottimo album.

Ugo Sottile

Approfondimenti:

Gli Elbow sono un gruppo musicale inglese di Manchester, che è nato nel 1990.

Acclamati per il loro sound innovativo, hanno ricevuto delle ottime critiche da parte di grandi artisti come Blur, R.E.M. e U2. Tuttavia al loro grande successo di critica non è seguito un grande successo di fan. Il 9 settembre 2008, gli Elbow hanno vinto la 17a edizione del Mercury Prize, uno dei più prestigiosi premi musicali della scena britannica.

Elbow

Nazionalità: Inghilterra

Genere Britpop, Alternative rock

Periodo attività 1990 - in attività

Etichetta V2 Records, FictionRecords

Album pubblicati 4

Studio 4

Formazione

Guy Garvey: voce, chitarra

Mark Potter: chitarra, voce

Craig Potter: tastiere, organo, voce

Pete Turner: basso

Richard Jupp: batteria

Discografia

Album in studio

2001 - Asleep in the Back

2003 - Cast of Thousands

2005 - Leaders of the Free World

2008 - The Seldom Seen Kid

Singoli ed EP pubblicati nel Regno Unito

Tra parentesi è indicata la posizione raggiunta nelle classifiche musicali britanniche.

1998 - The Noisebox EP

2000 - The Newborn EP

2001 - The Any Day Now EP

Tratti dall'album Asleep In The Back:

2001 - Red

2001 - Powder Blue

2001 - Newborn

2002 - Asleep in the Back / Coming Second

Tratti dall'album Cast Of Thousands:

2003 - Ribcage (solo in download)

2003 - Fallen Angel

2003 - Fugitive Motel

2003 - Ribcage / Fugitive Motel (7" edizione limitata)

2004 - Not a Job

2004 - Grace Under Pressure / Switching Off (EP)

Tratti dall'album Leaders Of The Free World:

2005 - Forget Myself

2005 - Leaders of the Free World

Tratti dall'album The Seldom Seen Kid:

2008 - Grounds for Divorce

2008 - One Day Like This

Collegamenti esterni

(EN) Sito ufficiale degli Elbow (http://www.elbow.co.uk/)

(EN) Pagina dedicata agli Elbow's su myspace (http://www.myspace.com/elbowmusic)

YOUTUBE : http://it.youtube.com/watch?v=iL4mywCOJXA

da Elbow - Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Elbow

Questa non è pubblicità commerciale, ma una segnalazione ai nostri lettori nel rispetto del progetto editoriale Timeoutintensiva (N° 8 DIC  2008).



 
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