Premessa
Cronache del XXII secolo
Nel XXI secolo la scienza della salute e della Qualità di Vita (QdV) erano ancora in mano ai laici e non agli ordini religiosi. Ma, ben presto, con l'impulso dato alla Scienza della sopravvivenza, con la Dichiarazione Universale sulla Vita come bene non negoziabile, e con gli studi che diedero un valore nettamente negativo, per la vita stessa, alla consapevolezza di essere "entità sacre con una fine", si imboccò la strada del "non morire", nel senso del superare lo scoglio della "non vita" con "più vita". Lo stato aveva preso in carico l'esistere come religiosa reliquia da preservare, da non far "trapassare", da far vivere il più a lungo possibile. I cittadini in cambio di un futuro interminabile di benessere, affidavano la propria fine all'entità stato stessa. Le strade che si intrapresero, dettero grande slancio all'intelligenza artificiale (AI), alla psiconeurofisiologia, alla genetica, alla robotica, alla cybernetica, alle nanotecnologie, alla neurofarmacologia, alla musicoterapia, agli innesti neurali. Tali metodiche furono applicate soprattutto a quel periodo prima della fine che era chiamato dai nostri antenati "il volo dell'angelo" o il "buon volo", riuscendo a recuperare da quell'ultimo anelito di vita la vita stessa. Fu un trionfo verso la semi-immortalità. La vita si allungò, ed agli inizi del XXII secolo si viveva sino a 250 anni e, dati i buoni risultati futuri annunciati dalla scienza della vetrificazione crioconservante, per molti, la parola "fine" fu sostituita con lo slogan "sospesi per rinascere", in gergo popolare "Frizzati". La caduta aveva ora una sua propria dignità. Rallentare la perdita inarrestabile di anelito vitale era ormai invertire o controllare ed a volte prolungare l'esito dell’ultimo volo", decidere i suoi tempi, manipolare una psicosi da certezza della fine, dare una speranza di rinascita futura. La cura delle gravi malattie terminali, o meglio, la ripresa (Rimodulazione) dalla "Caduta dell'anelito vitale" era ormai realtà.
La lettera....
Cari Amici
Lo squarcio sul mio adesso, vostro futuro, sotto forma di racconto (vedi Qui...) che vi avevo inviato approfittando di una crepa spazio-temporale nella nostra rete-quantica, e che voi avete gentilmente pubblicato, mi era sembrato bastevole a farvi capire il diverso angolo di visuale che voi dovreste assumere nei riguardi della “Caduta di anelito vitale” -che ancora vi ostinate a chiamare con un termine ormai desueto “fine vita” o peggio ancora “morte”.
Incuriosito e appassionato di storia della Medicina a Vitalità Intensiva Arcaica, cioè la vostra, di recente ho scaricato dalla vostra senso-rete2, nel mio impianto mnemonico intracerebrale, facendone un backup, la vostra rivista, per guardarmela con calma ed è lì che ho trovato la vostra lettera a me indirizzata… dandomi così la possibilità di recuperarla… Ma la lettera fitta di domande che mi avete così “inviato”, mi ha reso edotto del fatto che su quella che voi chiamate la “morte”, parola per il nostro adesso, vostro futuro, impronunciabile, ancora ragionate in maniera preistorica e nei riguardi delle quale ho una sola risposta: Cari amici, semplicemente la fine (o se preferite la morte) non esiste… cioè per essere chiari: la vita non finisce.
Stupiti? So quanto è difficile per voi comprendere ciò che vi dico, ma qui nel vostro futuro, nostro adesso, semplicemente non si “muore”, parola ripeto orribile, poiché dopo una vita media di 200 anni, una prevedibile caduta di anelito vitale viene arrestata nelle nostre ex DAT (Divisioni acuti trapassanti) oggi Unità “Buon Volo” che io coordino, e trasformata in un autentica criovetrificazione conservante d’attesa, così da avere solo la pazienza di aspettare che la nostra moderna scienza faccia i suoi passi, per riportare tra noi chi è stato criosospeso in Azoto a -279 gradi °C o, con un termine popolare, frizzato, e rimetterlo in sesto con terapie future. Noi abbiamo raggiunto la Semi-Immortalità semplicemente non facendo deteriorare il corpo “morto”, ma conservandolo “morente” in attesa di una risalita dell’anelito vitale, affidato ai futuri progressi della scienza dell’eternità. Quindi tutte le vostre domande su Testamenti biologici, Volontà finali, Richieste eutanasiche e Desistenze Terapeutiche vengono a cadere, perché nel mio adesso, vostro futuro, non è permesso morire. Semplicemente. Vi chiederete certo cosa possa ormai fare un uomo a 250 anni, ammesso che si possa riportare in vita. E ci sarà il problema che, se veramente avvenisse, (e io ci credo poco), potrebbero essere centinaia di migliaia, e che ci trasformeremmo in una civiltà di “morti viventi”; ma questo è un problema secondario che sarà risolto quando si presenterà… se mai si ripresenterà. Ora riflettete con me:
Se non si muore più, o meglio si è semi-immortali, sospesi in attesa e non deteriorati, tutto diventa relativo e non definitivo, come anche il dolore e soprattutto la paura della fine, che erano i motori della vita sino al vostro secolo. Quindi bisogna attuare tutta una serie di nuove misure, che a fronte della caduta della paura e del dolore della fine e della mancanza, stimolino tutto il resto che ne scaturiva, cioè tutto quello che dà un senso ed un obiettivo alla nostra vita. Per fare ciò e dare una vita diciamo “infinita” di felicità e gioia bisogna attuare però delle neuro-senso-deflessioni sin dalla nascita… per evitare insomma di fare dire alla gente il vostro “che palle” già dopo i primi 20 anni di continua felicità… ecco perché a tutti noi, alla nascita vengono impiantati Bio-chip Hi-tech nelle più disparate aree cerebrali, da quelle della memoria e del dolore a quella del piacere, della paura, e così via, poiche’ con i grandi mainframe delle moderne IA (Intelligenze Artificiali) che ci governano, guidati da un drappello di psicologi, oggi profiler-quantici addetti alla neurorimodulazione positiva tramite IA di ognuno di noi, possiamo ottenere, modulando i vari chip-impianti, e stimolando e/o deprimendo le varie aree cerebrali, uno scorrere della vita tendente al benessere mentale, lieto ed equilibrato, scevro da dolori o senso di perdita e di noia, e far vivere tutti nella gioia e nella felicità di ogni giorno affogando tutto in un piacere della carne mai raggiunto. Sento già le vostre voci rispondermi che con tutti questi innesti forse siamo più dei “cyborg” e delle marionette delle IA, che degli uomini, ma questa è una vostra visione distopica, giocata, dalla vostra ossessione di libertà, sui due estremi: se non si è liberi si è oppressi e viceversa… ma chi lo dice ?… noi tramite gli impianti e la nuova neurofarmacologia del benessere, permettiamo una QdV (Qualità di Vita n.d.r.) esaltante a tutti e se a guidarci è una Intelligenza Artificiale e farmaci neuro-allucinatori positivi con i risultati a-degenerativi che vi ho detto, cioè con una “mortalità” pari a zero, a volte falsa lo ammetto, vi dico che preferisco essere una marionetta che non vivere la vostra triste realtà depauperante l’anelito e l’energia vitale, cosa che porta a “morte” certa. Il vostro accettare di vivere con dolore, per poi morirne? Il vostro libero arbitrio limitato dalla fine? Ma che senso aveva ? Tramite le unità profiler-quantici-IA che ci guidano, e le nuove droghe psicostimolanti per ogni occasione, tanto piacere fisico polifantasioso e tanto Marketing vitale e positivo fatto attraverso la rete olografica di intrattenimento 3d, abbiamo trovato come “non finire” mai e stare sempre “Up” con le sostanze psiconootrope neuroallucinatorie... per esempio le gocce di Ipnotico sognante (il mio preferito “Bestdream4you” del tipo Narcisium) per sogni da supereroi durante il sonno, o le stupende caps Ego-MyFirst, quando nella vita serve un pò di sano egoismo godereccio... la lista delle droghe... o meglio delle Up è lunghissima, come tanti sono i distributori automatici di capsule e gocce in ogni angolo del globo terracqueo per ogni uso e bisogno. Devo però ammettere, in verità, che tanti si impasticcano come cucuzze, divenendo totalmente dipendenti dai psiconoootropi allucinatori, come siamo. Ma l’essere sempre felici gioiosi e saper di non finire ha anche i suoi problemi.
Ci direte che oltre a Cyborg e marionette siamo pure degli impasticcati, ma se con una piccola compressa senza danni collaterali tranne per l’accumulo, puoi dare il massimo in ogni occasione, quale migliore occasione per afferrare la vita al massimo ? Scusate, ma le gocce di “Spaceballs4say” che ho preso per scrivervi, mi fanno perdere la bussola, con le immagini mentali caleidoscopiche e fittizie a cui mi costringono, per descrivervi positivamente questo splendido nostro mondo allucinato, quindi torniamo rapidamente a noi... e alle altre vostre domande... dicevamo... ah sì...
Se ribaltate infatti il vostro punto di vista, tornando a parlare del nostro lavoro, tutta questa emotività sia vostra che dei familiari a cui tenevate tanto con le vostre terapie intensive aperte e la vostra preoccupazione per lo stato psicologico degli operatori e dei parenti delle “vittime”…. tutto questo viene a cadere. Dato che qui non si muore, il vostro lavoro come è il mio adesso, diventerebbe un lavoro a basso impatto emotivo ed anche a basso impatto affettivo per i parenti. Sento già i vostri sorrisi di scherno, ma qui da quasi 50 anni, di ogni paziente destinato alla crioconservazione, tramite gli impianti, noi facciamo i backup, duplicandoli in familiari sintetici “più umani dell’umano” che noi chiamiamo Mummye, che con le sembianze dell’officiato vengono donati ai parenti là dove ripeto l’officiato fosse frizzato, e inviati a casa loro per non far sentire ai familiari l’assenza angosciante del parente nell’attesa certa di un ritorno… molti ci ringraziano per questi manufatti quasi umani che sono la rappresentazione di ciò che sarà il crioconservato una volta rinato. E se non dovesse tornare… starebbe lì frizzato per sempre in attesa, e la Mummya sostituto diverrebbe ben presto il familiare perso. Certo c’è il rischio di ritrovarsi una famiglia fatta tutta di Mummye a forza di sostituzioni, ma per questo c’è una unità specifica di ritiro parenti sintetici. Se a tutto ciò, aggiungete che tramite gli impianti cerebrali viene infuso giorno dopo giorno in ognuno di noi il senso di non fine, sino a completa “Ablutio cerebrum”, capirete come la nostra non sia altro che la nuova società dell’ eterno… al massimo puoi stare lì sospeso per migliaia di anni, invece di “finire”.
Spero di aver risposto esaustivamente a tutti i vostri arcaici dubbi, anche se già sento le vostre critiche bacchettone sul nostro essere Cyborg pilotati e impasticcati, bugiardi patentati, affetti da una positività mistificata ed amorale… E vi rispondo… Sì, li nel vostro tempo potremmo essere così definiti, ma qui nel mio adesso, vostro futuro, vi grido: “Noi Siamo Felici ed Immortali (o quasi) !” e vi dico: “ La Verità è ciò che Appare non ciò che E’ !” E quest’ultimo slogan ci viene direttamente dal vostro tempo, mio passato.
E ricordate: “Sospesi per rinascere” è lo slogan, e non “desistere per morire” che sembra essere attualmente il vostro.
Un “In suspensio ad renascentur” anche a voi nella lingua dei padri (sperando che il traduttore quantico ci abbia azzeccato).
Dal mio adesso vostro futuro vi mando irridenti saluti.
Alla prossima frattura temporale.
il vostro al momento allucinato
dr El Fnà
PS: Tra le mail a me indirizzate ce né una tanto simpatica pubblicata anche nel vostro blog, in cui una troglodita come voi mi accusa e quindi accusa il mio tempo, suo futuro, di essere orrifico, allucinante, schizoide (nominando certi dr. Jekill e Mr Hyde). Mia cara lettrice, lei ancora non sa in che buio incubo cieco si sta cacciando il vostro secolo. Al solo pensarci preferisco il mio oggi. Au revoir.
Nota: L’anonimato dell’autore è regola non negoziabile al permesso di pubblicazione, da noi richiesto, di questo racconto.
Febbraio 2013
Dr. LAZZARO Gaetana Dir. Medico Anestesia e Rianimazione II
Dr. MATRANGA Salvatrice Dir. Medico Anestesia e Rianimazione II
Dr. VETRANO Gaspare Dir. Medico Anestesia e Rianimazione II Responsabile U.O. Semplice Coordinamento Sale Operatorie
Ricerca Sul Campo
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R&P 2012; 28: 1-19
Sul Blog i Contenuti del Numero 24
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-dr. Gaetano Trabucco
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-dott.ssa. M. Gabriella D’Angelo
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-Ugo Sottile per la Musica,
-Andrea Cracchiolo e
Daniela Palma
per Student Corner
-Emilia Maggiordomo
e Laura Costa
per la Sezione Dedicata
alla Poesia
di cui sono le Curatrici
-i Nurses Educator Ismett
di Palermo
per la rubrica
Nurse Science,
da loro curata.
-Ad Antonio Corrado
per la sua vignetta.
Fonti N.°24, Aprile 2013
Si ringraziano altresì:
-La rivista “Trapianti”
-La SIPE
(Società Italiana Psicologia Emergenza)
-Ricerca & Pratica
-Il Pensiero Scientifico Editore
-La Fondazione Giancarlo
Quarta ONLUS
-IL Giornale Italiano di Medicina
del Lavoro Ergonomia
PI-ME Pavia
ISSN 1592-7830
http://gimle.fsm.it
-Le Infezioni In Medicina
-Intensive Care Med 2004
Ed. Italiana
-Biomed Central Open Acces
http://www.biomedcentral.com/
-Evidence
www.evidence.it
-Nottidiguardia.it
Aggiornato al: 12 Aprile 2013