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Out of border

In questo Sito che parla spesso di sofferenza, di dolore, di morte e malattia, di come alleviarla e prendersene cura, Out of Border rappresenta un guardare oltre il confine, e per un attimo, attraverso una fotografia, poche righe, favole, musica, racconti, un video o una poesia, vivere un momento di gioia, di riflessione, di interesse...

Chet Baker: Fragile e Maledetto Gigante del Jazz . Video e Foto.

9 Settembre 2013  

Autore: A cura di S. Vasta Video: Guarda il video

Fragile e maledetto, poetico e drogato, sensibile e incosciente, Chet Baker è l'emblema del jazz della west coast americana, con tutto il suo carico di ansia e paura di vivere, eccessi e miserie, lussuria e povertà. Trombettista raffinato e delicato, cantante dalla voce angelica Chet Baker ha sperperato il dono di un talento smisurato infilandosi nel tunnel della tossicodipendenza e di una vita erratica, disordinata e sciupata.
Nasce a Oklahoma City nel 1929, l'anno del crollo di Wall Street e dell'inizio della Grande Depressione che costringe suo padre, un chitarrista jazz della prima ora, a mollare il palco e cercare nuove fortune in California. L'incontro con la sua prima tromba arriva quando l'esile Chet fatica ancora a tenerne in mano una: suo padre prima gli porta a casa un trombone e poi lo sostituisce con una tromba quando Chet si iscrive alla Glendale Junior High School. Questa rimarrà la sola educazione musicale di uno dei più affascinanti trombettisti della storia del jazz, anche perché ad appena 16 anni Chet decide che le mura della scuola non sono il suo mondo e convince i genitori a firmare per farlo entrare nell'esercito americano: la Germania, dove suona nella banda militare del 298° reggimento, è il suo primo contatto con l'Europa. Nel 1948 torna in California, si iscrive a El Camino College di Los Angeles dove studia armonia ma… nel 1950, alla metà del secondo anno, abbandona nuovamente la scuola e torna tra i militari della Sesta Armata di San Francisco, il posto migliore da dove sgattaiolare verso i night clubs della città. Le prime uscite come musicista professionista sono al seguito della band di Vido Musso, appena prima che su questo ragazzo metta gli occhi Stan Getz: la prima registrazione nota di Chet Baker è del 24 marzo 1952 con una versione di "Out Of Nowhere" pubblicata nell'album "Live At The Trade Winds" per la Fresh Sound Records. Due mesi dopo fa il suo debutto al Tiffany Club di Los Angeles accanto a Charlie "Bird" Parker: una manciata di date con il funambolico saxofonista bebop sono il trampolino di lancio per un tour estivo con il quartetto di Gerry Mulligan, una formazione senza piano (trombone, tromba, basso e batteria) che farà impazzire la west coast in quella estate e che darà vita a numerose registrazioni in studio, compresa la celebre e clamorosa versione di "My Funny Valentine". Ma Gerry Mulligan nell'estate del 1953, finisce dietro le sbarre di una prigione federale per problemi di droga. Chet Baker decide di proseguire da solo e forma il suo quartetto, con Russ Freeman al piano, Red Mitchell al basso e Bobby White alla batteria, e dopo alcune registrazioni come leader per la Pacific Jazz nella stessa estate nel 1954 pubblica il suo primo vinile, "Chet Baker Sings": l'album gli apre le porte della celebrità assoluta (anche Hollywood si accorge del suo volto bello e dannato e lo scrittura per il film "Hell's Horizon" del 1955) ma gli aliena i fan tradizionali del jazz.
Stordito da tutto questo clamore attorno a lui, e già invischiato nei suoi problemi di tossicodipendenza, Chet Baker declina l'offerta di un contratto con Hollywood e si imbarca nel suo primo vero tour europeo, da settembre del 1955 ad aprile del 1956. Tornato negli States mette in piedi un nuovo quartetto con il saxofonista Phil Urso e il pianista Bobby Timmons, dando una sterzata bebop al suo stile (come testimonia l'album "Chet Baker & Crew" pubblicato per la Pacific Jazz nel 1956). L'infatuazione bebop dura anche l'estate successiva, quando gira l'America con i Birdland All Star prima di tornare in Europa e soprattutto in Italia, dove partecipa al film "Urlatori Alla Sbarra". E questa volta in Italia si mette seriamente nei guai, passando più di un anno e mezzo in galera. "Chet Is Back!" (pubblicato dalla RCA nel febbraio del 1962 e ripubblicato con i titoli di "The Italian Sessions" oppure "Somewhere Over The Rainbow") è l'album che celebra l'apertura delle porte e l'inizio del periodo più difficile, errabondo e disordinato della sua già ingestibile vita. Arrestato in Germania ed espulso in Svizzera, poi in Francia e in Inghilterra (dove appare nei panni di se stesso nel film "The Stolen Hours") e da li nuovamente espulso sempre per problemi di droga, si ferma finalmente nel 1963 a Parigi, dove riprende a suonare con tour anche in Spagna e Germania. E proprio nella Germania occidentale viene nuovamente arrestato e rimpatriato negli States, dove rimette piede dopo 5 anni in giro per il mondo.
Appena rimesso piede negli States riprende a suonare a New York e Los Angeles abbandonando temporaneamente la tromba per il flicorno, ma un nuovo attentato del destino lo aspetta nel 1966 quando perde tutti i denti: un pugno di un pusher cui era debitore dirà sempre Chet, il logoramente della sua dentatura dovuto all'abuso del mix di droghe dicono le biografie meno indulgenti. Di fatto è il simbolo che segna la sua carriera verso il declino degli anni Settanta, quando… smette del tutto di suonare. Devastato dalla dipendenza dall'eroina e dalla cocaina Chet Baker trova il modo di rimettersi in cammino grazie a una terapia di metadone cui si sottopone volontariamente… e che lo aiuta a organizzare il suo grande ritorno in un concerto con Gerry Mulligan nel novembre del 1974 alla Carnegie Hall di New York. Ma il richiamo dell'Europa è troppo forte e a metà degli anni Settanta decide di tornare nel vecchio continente… dove incontra anche il mondo del rock (sua è per esempio la tromba in "Shipbuilding" di Elvis Costello). Il documentario che nel 1987 Bruce Weber gira sulla sua vita è una delle ultime testimonianze della vita di Chet Baker: il 13 maggio 1988, alle tre del mattino, vola da una finestra di un hotel di Amsterdam e finisce i suoi giorni con il cranio fracassato su un marciapiede della capitale olandese. La porta chiusa dall'interno, nessun segno di scasso o di violenza, eroina e cocaina in quantità sono quanto lascia in quella maledetta stanza d'albergo il più angelico e il più maledetto dei trombettisti del jazz.

Tratto e Ridotto da MTV Biography che ringraziamo per questa splendida biografia
http://www.mtv.it/musica/artisti/archivio/artista.asp?idArt=10208#biografia


Fai click sulle miniature per ingrandirle.

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-i Nurses Educator Ismett
di Palermo
per la rubrica
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-Ad Antonio Corrado
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Fonti N.°25, Settembre 2013
Si ringraziano altresì:
-la ASSR
-Medicina Subacquea ed Iperbarica
e la S.I.M.S.I.
-Il Pensiero Scientifico Editore
-IL Giornale Italiano di Medicina
del Lavoro Ergonomia
PI-ME 
Pavia
ISSN 1592-7830
http://gimle.fsm.it
-Intensive Care Med 2004
Ed. Italiana
-Biomed Central Open Acces
http://www.biomedcentral.com/
-Evidence
www.evidence.it
-Nottidiguardia.it

 
 
 
Aggiornato al: 17 Settembre 2013



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