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Racconti a margine

“Da Quando Sono Tornato”

30/09/2012  
Racconto di S. Vasta

“Tra il sonno e il sogno,
tra me e colui che in me
è colui che mi suppongo,
scorre un fiume interminato.”
(F.Pessoa)

 

 

Ci siamo ritrovati a parlare dopo dieci anni dall'incidente, di ciò di cui parlava sempre, cioè dell'incidente stesso. Incontrandoci "per caso", nel bar che a volte frequentavo per leggermi in santa pace i giornali, che a giorni alterni arrivavano sull'isola. Era stato un mio paziente nella rianimazione dove lavoravo, ricoverato in seguito al violento impatto subìto con la moto, scontratasi ad alta velocità contro un autobus cittadino. Aveva riportato fratture multiple agli arti inferiori e uno stato di coma che durò a lungo, non giustificato da cause organiche come ematomi o altro. Forse aveva respirato male subito dopo l’incidente ed il cervello ne aveva risentito. E, come succede a volte nel nostro lavoro, dopo il risveglio e la dimissione, ne avevo seguito per anni il percorso, incontrandolo più volte, e piano piano la sua storia mi era entrata dentro, forse per una sorta di risonanza empatica. Ne avevo cioè preso in carico l'outcome, instradandolo e consigliandolo, prendendomi cura di volta in volta dei problemi che si erano presentati, tanto che negli ultimi anni non c'eravamo perduti mai di vista. Un anno prima lo avevo rincontrato in quell’isola, di cui lui era originario, e dove oggi lavoravo, ed era divenuto oramai un rito, nelle estati afose che lui passava nella casa dei nonni, sedersi con me a rinvangare il passato. Con la mano alta a ventaglio, scudo agli occhi dall’abbacino del sole, tentai come sempre cercavo, di guardarlo e parlargli, e fermare così quel fiume ininterrotto di parole, cui subito mi sottopose dopo essersi seduto al tavolo. Gli chiesi perché mi raccontava sempre quello specifico periodo, e perché dovessi leggere ogni volta quel suo quaderno che portava con sé, e non lasciava mai, dove correggeva di continuo i fatti accaduti, insistendo su quel sogno, che lui identificava con le sensazioni provate nel suo risalire dallo stato di incoscienza in cui versava dopo il trauma subìto, e non l'oggi, il suo nuovo lavoro, i suoi progetti, e la ragazza con cui lo avevo visto passeggiare e su cui era sempre reticente, rispondendomi solo con un'alzata di spalle. Ma credo che il ricordo, e parlarne, lo rincuorasse, facendolo sentire vicino a ciò, di cui avvertiva una dolorosa e costante assenza. Quel “pezzo mancante al mio puzzle”, come chiamava sua madre, la sola che potesse colmare il vuoto che sentiva dentro. Ora che era tornato a vivere, niente sarebbe stato più lo stesso, mi ripeteva. Ma che non l’era stato più sin da allora, dall'incidente, glielo evitai, non lo dissi. Lo tenni per me. Squillò il suo cellulare, si alzò: “E’ la mamma!” esclamò, felice. Lo sguardo perso alla conversazione, terminata con la solita tempesta di baci, ora tornava alla mia faccia mettendola a fuoco. Non riusciva a parlare se non lo guardavi dritto negli occhi per dargli la sicurezza che lo stavi ascoltando attentamente. Se mi distraevo si fermava e a volte, dopo un po' di silenzio, se ne andava. Ora mi mise sotto gli occhi il suo quaderno aperto alle pagine riscritte che voleva che leggessi. La sua scrittura era molto curata, arrotondata e lineare, facile da scorrere. Lo scritto era diviso in brevi capitoli che ripercorrevano la sua storia. Inforcai gli occhiali, ed iniziai a leggere quello che, tempo prima, di primo acchito mi era sembrata solo fantascienza allucinatoria, ma che oramai sentivo come metafora possibile del suo risveglio in Terapia Intensiva… 

 

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-i Nurses Educator Ismett
di Palermo
per la rubrica
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-Ad Antonio Corrado
per la sua vignetta.

 

Fonti N.°25, Settembre 2013
Si ringraziano altresì:
-la ASSR
-Medicina Subacquea ed Iperbarica
e la S.I.M.S.I.
-Il Pensiero Scientifico Editore
-IL Giornale Italiano di Medicina
del Lavoro Ergonomia
PI-ME 
Pavia
ISSN 1592-7830
http://gimle.fsm.it
-Intensive Care Med 2004
Ed. Italiana
-Biomed Central Open Acces
http://www.biomedcentral.com/
-Evidence
www.evidence.it
-Nottidiguardia.it

 
 
 
Aggiornato al: 17 Settembre 2013



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